Cristiano Ronaldo: le vittorie, la vita e i record di un’icona del calcio (2024)

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Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, meglio noto come Cristiano Ronaldo o CR7, classe 1985, a 35 anni è la stella dell’attacco della Juventus con cui ha vinto il nono scudetto consecutivo e il capitano del Portogallo, con cui è campione d’Europa in carica. È tra i marcatori più prolifici nella storia del calcio (a ottobre 2019 ha valicato quota 700, oltre i quali erano andati solo Romario, Puskas e Pelé) e figura al secondo posto della graduatoria dei migliori marcatori delle Nazionali di calcio di tutti i tempi, alle spalle soltanto dell’iraniano Ali Daei (109 reti). Nell’ottobre 2018 è diventato il primo calciatore a tagliare la quota dei 400 gol nelle cinque grandi Leghe d’Europa. In carriera Cristiano Ronaldo ha indossato le maglie di Sporting Lisbona, Manchester United, Real Madrid e Juventus. Compare ininterrottamente nella classifica del Pallone d'Oro dal 2004 e lo ha vinto in cinque occasioni (2008, 2013, 2014, 2016 e 2017), solo l’arcirivale Leo Messi ne ha vinti di più.

Le origini e la famiglia

Nato in una famiglia povera di Funchal (la sorella Cátia ha raccontato che il letto poggiava su dei mattoni, e che lei è stata morsicata in faccia da un topo), figlio di Maria Dolores dos Santos Aveiro e José Dinis Aveiro (scomparso quando lui aveva solo 20 anni, non lo ha mai visto diventare campione), prende il secondo nome da Ronald Reagan, l’attore western preferito dal padre e presidente degli Stati Uniti al momento della sua nascita. Cristiano Ronaldo ha anche tre fratelli maggiori, un maschio, Hugo, e due femmine, Elma e Liliana Cátia. Dal 2016 ha una compagna, Georgina Rodriguez, figlia dell’allenatore di calcio Jorge Eduardo Rodriguez Gorjon, dalla quale ha avuto il 12 novembre 2017 la piccola Alana Martina, ma ha anche altri tre figli: Cristiano Jr., nato nel 2010 (Cristiano Ronaldo ha deciso di non rivelare l'identità della madre e di assumere la custodia esclusiva del bambino) e, dall'8 giugno 2017 i gemelli Mateo e Eva, nati da madre surrogata. Ronaldo muove primi passi su un campo di calcio sull’isola natìa di Madeira, prima nell’Andorinha e poi nel Nacional. Nel 1997, dodicenne, viene acquistato dallo Sporting Lisbona, dove mostra tutto il suo enorme talento nel vivaio, prima di iniziare a spiccare il volo. E c’è subito un po’ di Italia nel suo destino, perché Cristiano esordisce in prima squadra nella sfida del terzo turno preliminare della Champions League del 2002-2003 contro l’Inter. Il tecnico, Lazlo Boloni, lo fa esordire in Primera Liga il 29 settembre 2002, contro il Braga, mentre i primi gol in campionato arriva il 7 ottobre: contro la Moreirense è subito doppietta. In quella stagione vince la Supercoppa portoghese.

L’arrivo alla Juve

La data che riscrive la storia del calcio italiano è quella del 10 luglio 2018. È nel pieno di un pomeriggio di estate, esattamente alle 17.32, che il Real Madrid annuncia l’addio di Cristiano Ronaldo e la sua cessione alla Juventus, che conferma poco più di un’ora dopo, alle 18.54. È un momento storico. È il trasferimento più costoso di tutti i tempi in serie A: 117 milioni complessivi, 100 vanno al club merengue, 12 sono gli oneri accessori, 5 rappresentano il contributo di solidarietà Fifa. Al fenomeno va un ingaggio record da 31 milioni a stagione fino al 2022. Ronaldo arriva a Torino il 15 luglio, nel pieno della finale del Mondiale di Russia tra Francia e Croazia, e la città è come paralizzata. Il 16 luglio la presentazione ufficiale: «Non sono venuto qui in vacanza, voglio vincere tutto».

Ronaldo debutta in Italia il 18 agosto a Verona contro il Chievo, in un Bentegodi tutto esaurito. Non segna e l’attesa per il suo primo gol in serie A si prolunga fino alla quarta giornata: Cristiano firma la sua prima doppietta nel 2-1 al Sassuolo allo Stadium (16 settembre). Le doppiette in tutto saranno quattro (pure contro Empoli, Sampdoria e Parma). Tre giorni dopo inizia l’attesissima avventura in Champions ma il debutto a Valencia è subito uno choc, perché il portoghese subisce una dubbia espulsione dopo 28 minuti, ma saprà rifarsi in fretta, con il super gol al Manchester United (quarta giornata del girone). Il 16 gennaio 2019, Ronaldo firma il suo primo trofeo italiano, decidendo con un colpo di testa la Supercoppa italiana disputata a Gedda (Arabia Saudita) contro il Milan. Quindi vince il suo primo scudetto, l’ottavo consecutivo della Juve, realizzando il tris con Premier League e Liga. La grande delusione, dopo tre successi consecutivi, resta la Champions League. Prima Cris fa sognare il popolo juventino con la storica rimonta agli ottavi sull’Atletico Madrid. Dallo 0-2 del Wanda Metropolitano al 3-0 dello Stadium, con la tripletta di CR7 in una notte indimenticabile (12 marzo 2019). «Mi hanno acquistato per questo…». Poi però ai quarti arriva l’inattesa eliminazione da parte dell’Ajax rivelazione. «Non faccio miracoli» è stato lo sfogo raccolto e rivelato da mamma Dolores.

Contro l’Inter realizza la sua rete numero 600 in carriera a livello di club; la sua prima stagione italiana si chiude con 28 gol (21 in A, 6 in Champions e 1 in Supercoppa) in 43 presenze e due titoli, scudetto e Supercoppa italiana. «Il futuro? Resto al 1000%». Il secondo anno in bianconero inizia con il cambio di allenatore: la Juve passa da Massimiliano Allegri a Maurizio Sarri. Ronaldo inizia con un gran gol al Napoli una stagione in cui alza ulteriormente gli standard di rendimento. In Nazionale, nel match di contro l’Ucraina, raggiunge quota 700 gol in carriera, poi un problema a un ginocchio lo frena. Contro Lokomotiv Mosca e Milan viene sostituito due volte di fila, non gradisce e lascia lo Stadium prima della fine del match con i rossoneri. La svolta arriva però presto. Perché da dicembre 2019 in poi, CR7 si traveste da Re Mida: in pratica, tutto ciò che tocca diventa oro, cioè gol. Cristiano segna per 11 partite consecutive in campionato, eguagliando il record di Batistuta e Quagliarella, fallendo contro l’Inter la caccia al primato solitario di dodici. Dopo il lockdown, la musica non cambia. Cristiano raggiunge i 50 gol in campionato, diventando il primo giocatore della storia a segnare tanto in Premier League, Liga e serie A. E mette la sua firma sul nono scudetto consecutivo della Juve.

Cristiano Ronaldo e Messi: il mix fa il calciatore perfetto. Con destro e colpo di testa di CR7, sinistro e dribbling di Leo

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Il super calciatore
Nove anni da record al Real Madrid

Cristiano diventa Ronaldo con la maglia del Real Madrid. Nell’estate 2009, il portoghese lascia il Manchester United e si trasferisce al Bernabeu per 94 milioni; nel contratto, una clausola da ben un miliardo di euro. Inizia un’epoca lunga nove anni, fatta di trionfi, vittorie, gol e titoli. Il riassunto statistico dice: 16 trofei, 450 gol in 438 partite, 4 Champions League, di cui tre consecutive, 2 scudetti, 2 Coppe del Re, 2 Supercoppe di Spagna, 3 Supercoppe europee e 3 Mondiali per club. Ronaldo inizia l’avventura con la camiseta blanca (numero 9; la «7» la prenderà con l’addio della leggenda Raul) con 33 gol in 35 partite, prima di decollare. Nel 2011 vince il primo titolo spagnolo, la Coppa del Re. È l’antipasto della prima vittoria in Liga (2011-12), in cui tocca per la prima volta quota 60 gol stagionali. Inizia anche il duello con Leo Messi, che diventa il fil rouge nell’eterna rivalità tra Real Madrid e Barcellona. Il 2013-14 è l’anno della prima Champions League con le merengues, la Decima per il club spagnolo, mettendo il sigillo su rigore alla vittoria nel derby con l’Atletico Madrid e del terzo Pallone d’oro (il secondo è del 2013). La stagione successiva firma il record di 61 gol con il Real e vince una Supercoppa europea (doppietta decisiva al Siviglia) e un Mondiale per club. Il 5 marzo 2015, un altro momento storico: firma 5 reti in una sola partita, contro il Granada, settimo madridista della storia a riuscirci. Il meglio, però, deve ancora venire perché Ronaldo supera Raul e diventa il miglior marcatore della storia del Real (terminerà con 450 reti in nove stagioni), poi mette la firma su un’altra Champions League realizzando il rigore decisivo nella finale di Milano 2016 ancora nel derby con l’Atletico e chiude l’anno con il Pallone d’Oro.

Già, la Champions: è l’inizio del triennio storico del Real, che mette a segno la tripletta con le vittorie del 2017 (a Cardiff contro la Juve, doppietta di CR7 che vince pure il quinto Ballon d’Or) e del 2018 (a Kiev contro il Liverpool; in questa edizione ha fatto gol in tutte e sei le giornate della fase a gironi, altro record). Nella cavalcata verso la vittoria contro i Reds, c’è un momento da ricordare: il 3 aprile 2018, nell’andata dei quarti di finale contro la Juve, Ronaldo segna una doppietta: il secondo gol è una magnifica rovesciata che strappa anche l’applauso di tutti i tifosi bianconeri. Una standing ovation spontanea che colpisce lo stesso Cristiano: anche l’affetto del pubblico juventino ha influito nella scelta di andare alla Juve qualche mese dopo. Ronaldo diventa così l’unico giocatore della storia a vincere 5 finali di Champions.

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Gli anni al Manchester United

Lo Sporting Lisbona è il trampolino di lancio verso il grande palcoscenico della Premier League. Il 13 agosto 2003, Ronaldo passa al Manchester United per 12,24 milioni di sterline, diventando il teenager più costoso del calcio inglese. Sir Alex Ferguson, manager dei Red Devils, gli consegna la maglia numero 7, che diventerà il simbolo della sua carriera, proseguendo nella tradizione dei grandi «7» dello United: George Best, Bryan Robson, Eric Cantona e David Beckham. Inizia l’epoca dei successi anche in Inghilterra: Ronaldo vince la FaCup (2003-04) e tre Premier League consecutive (2006-07, 2007-08 e 2008-09). È il triennio migliore a Old Trafford, perché arriva anche la prima Champions League della carriera (2007-08, ed è doppietta con il campionato inglese). A Mosca, nella finale tutta inglese con il Chelsea, Cristiano segna il vantaggio dei Red Devils nei tempi regolamentari ma sbaglia il suo rigore nella sequenza che decide la Coppa. Il Manchester trionfa comunque. In quella stagione d’oro, il fenomeno segna 42 gol in 49 presenze: è capocannoniere in Premier League, vince la Scarpa d’Oro e diventa il miglior bomber della Champions. A dicembre 2008, completa l’opera conquistando il Mondiale per Club e il primo Pallone d’Oro della carriera. La sua avventura inglese termina nella stagione 2008-09 con 118 reti in 292 partite e 11 titoli (una Champions League, 3 Premier League, 1 Fa Cup, 3 Supercoppe d’Inghilterra, un Mondiale per club, due Coppe di Lega).

La Nazionale

Ronaldo è il leader anche della Nazionale portoghese. È il calciatore con più presenze (164) e più gol (99). Esordisce, diciottenne, il 20 agosto 2003, in un’amichevole contro il Kazakhstan, e nel 2004 disputa i primi Europei, quelli di Portogallo 2004 che si concludono con l’amara sconfitta in finale della Nazionale padrona di casa contro la Grecia (2 reti e due assist il suo bilancio della rassegna). Nel 2006 debutta ai Mondiali di Germania, segnando la sua prima rete nel torneo iridato nella sfida vinta con l’Iran. Cristiano guida il Portogallo in tutte le principali competizioni internazionali: fino ai quarti a Euro 2008, fino agli ottavi ai Mondiali 2010 e fino alla semifinale a Euro 2012. Al Mondiale 2014 in Brasile il passaggio a vuoto: il Portogallo si ferma alla fase a gironi. Ma la svolta è immediata e la Nazionale lusitana sorprende due anni dopo, vincendo gli Europei 2016 in Francia. In finale, Ronaldo esce presto per infortunio e «guida» dalla panchina i suoi compagni al successo, ottenuto ai supplementari con il gol di Eder. Ai Mondiali di Russia 2018, Cris firma una storica tripletta nella partita d’esordio con la Spagna (3-3), diventando il quarto giocatore a segnare in quattro edizioni diverse del campionato del mondo dopo Pelè, Seeler e Klose. Il Portogallo si ferma agli ottavi contro l’Uruguay e Ronaldo, dopo essere passato alla Juve, si prende una pausa di qualche mese dagli impegni con la Nazionale in accordo con il c.t. Santos. Il suo ritorno, a marzo del 2019, è il prodromo alla vittoria nella prima edizione della Nations League: in finale il Portogallo supera in casa l’Olanda.

Fuori dal campo

Cristiano Ronaldo è non soltanto un calciatore, ma anche un simbolo nazionale, un imprenditore, un’azienda, un uomo copertina, un archetipo per la moda, un protagonista sui social. Non più un divo e basta, ma anche un uomo «accessibile» ai suoi fan e tifosi con decine e centinaia di foto da persona «comune» pubblicata sui social, dove è seguito da oltre 227 milioni di follower, che insieme agli stipendi si sono tradotti in un record: è diventato il primo miliardario (in euro) della storia del calcio e possiede un portfolio immobiliare da favola, che comprende fra l’altro un condominio di sette piani nella sua Funchal e due appartamenti di lusso a Lisbona.

Le curiosità

Una chiave immediata per la lettura della sua grandezza non è solo quella dello strapotere fisico coadiuvato da una preparazione maniacale: Cristiano Ronaldo è infatti il re del «controllo emotivo». Uno studio dell’Università di Lovanio ha infatti analizzato 7.000 match in 7 competizioni diverse, sottoponendo gli atleti coinvolti a una comparazione analizzata da un modello matematico: ne è risultato come CR 7 - a differenza, per esempio, di Neymar o Suarez - non subisca mai la pressione né generale (la posta in palio della partita), né contingente (il momento-clou della partita stessa), mantenendo «stabile» il suo rendimento. Il che significa, in termini neuropsicologici, un notevole controllo che la componente «corticale» (la «corteccia» è la parte evolutivamente più recente e «razionale» del cervello) esercita sul «sistema limbico» (che è invece la struttura più antica ed «emotiva»).

Appassionato di auto di lusso, adora averne almeno due per tipo. Nel suo ampio garage figurano un paio di Ferrari (una è la «Tour de France»), altrettante Rolls Royce e McLaren ma, soprattutto, due Bugatti: una Chiron argento da 2, 8 milioni di euro (che è il pezzo più pregiato della sua collezione) e una Veyron Grand Sport Vitesse nera da 1,9 milioni. La stessa Bugatti non ha però voluto mai confermare l'indiscrezione che Cristiano Ronaldo possieda anche la rarissima Centodieci, un’edizione limitatissima e riservata soltanto a clienti ultra-selezionati del marchio italiano, in consegna a partire dal 2021.

Cristiano Ronaldo, il nuovo Suv di lusso e alcune delle sue auto più costose

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Mercedes AMG G63 - 104.780 euro

Nell’estate del 2020 ha sorpreso una sua vacanza breve a Celle Ligurea bordo di uno super yacht. Si tratta di un gioiello del Made in Italy scelto sceglierlo personalmente a Viareggio nei cantieri della Azimut-Benetti, il gruppo italiano fondato da Paolo Vitelli. Dalla società di Avigliana non filtra nulla, chi tratta imbarcazioni di extralusso sa come proteggere la privacy dei propri clienti. Ma negli ambienti della nautica trapelano diversi dettagli sull’affare concluso dal portoghese, che fino all’anno scorso era solito noleggiare il panfilo Africa I da una compagnia di charter. Quello attuale invece batte bandiera italiana ed è un particolare non da poco per il fisco. Si tratta del «Grande 27»uno dei modelli di punta della gamma Azimut, 5,75 milioni da listino standard. Lungo ventisette metri, ha delle enormi vetrate panoramiche affacciate sul mare ed è stato progettato per sfruttare al meglio gli spazi tanto da offrire confort superiori rispetto a molte barche più grandi. Un appartamento galleggiante. Con il grande salotto che funziona anche da soggiorno.

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Cristiano Ronaldo: Azimut Grande da 27 metri, il nuovo «appartamento sul mare» visto dall?interno
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L’ombra delle accuse di stupro

Nel 2018 sono emerse delle accuse di stupro per fatti risalenti a quasi dieci anni prima, alla la notte del 13 giugno 2009 nella Suite 57306 del Palms Place Hotel di Las Vegas. Una modella, Kathryn Mayorga, lo accusava in sede penale dopo che le due parti «si erano già accordate nel 2010 in sede civile». A luglio 2019 il sollievo: «Sulla base della revisione delle informazioni presentate, le accuse di abuso sessuale contro Cristiano Ronaldo non possono essere dimostrate oltre ogni ragionevole dubbio». Stop. Non ci sarà nessun processo. Finisce qui, con un comunicato del giudice della contea di Clark, Nevada, una brutta storia riaperta dagli avvocati di il 28 agosto 2018. Guai minori avevano invece riguardato il suo rapporto con il temibile fisco spagnolo risolti patteggiando la presunta evasione dei diritti di immagine e pagando 18,8 milioni di euro per «evitare» il carcere.

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Gli orologi

Detto del miliardo guadagnato, va spiegato anche come. Perché Cristiano Ronaldo è uomo che solo su Instagram ha più follower di Justin Bieber, ed è testimonial di oltre 20 marchi fra orologi, compagnie aeree, aziende di intimo e automobili. Tra questi, Nike che gli ha offerto un contratto a vita da 30 milioni l’anno. È l’unico calciatore ad aver strappato un accordo del genere, assieme a leggende viventi come Michael Jordan e LeBron James. Ma poi contribuiscono a rendergli la vita lieve anche Armani, Tag Heuer, Samsung, Toyota, Clear Shampoo, Emirates Airlines in uno srotolio infinito di spot e pubblicità. Possiede anche due hotel di lusso, uno a Lisbona e uno a Funchal, il Pestana CR7, situato a pochi minuti a piedi dal Museo CristianoRonaldo. Ovvero l’omaggio che la città natale ha fatto al suo campione (no, i due alberghi non sono stati usati come ospedali durante l’emergenza coronavirus). Insomma, ha un valore patrimoniale stimato in 280 milioni di dollari. Più che un attaccante, un’azienda.

Cristiano Ronaldo: le vittorie, la vita e i record di un’icona del calcio (2024)
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Author: Carlyn Walter

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